Dentro fragili vasi.
Con S. Paolo lungo i sentieri della speranza.

Accogliendo l’apostolo Paolo come compagno di viaggio i civuessini di reggini  si sono ritrovati da giovedì 3 settembre a domenica 6 presso il Monastero della Visitazione in Ortì di Reggio Calabria.

“Rimani in silenzio davanti al Signore” questo l’invito che ci è stato rivolto da Don Marco Castellazzi sodc, e lo stare nel Monastero con accanto le Suore  ha incoraggiato anche i giovani civuessini presenti all’esercizio del silenzio.

Si proprio loro, le Suore sono state per noi modello,  nei brevi momenti in cui avevamo  il coraggio di fissare, anche per breve tempo il loro viso potevamo vedere  lo spirito del Vangelo reso concreto, palpabile vissuto nel loro quotidiano. Giorno per giorno abbiamo scoperto nella loro esistenza “qualcosa” che permane, che è sempre valido e che affascina chi sta accanto a loro.

Lo stare in questo luogo di eccellenza, ha fatto in modo di superare le distanze dello spazio e del tempo. Cinque lectio nei tre intensi giorni, in cui ci siamo ritrovati faccia a faccia con Lui.

Confrontandoci con  Paolo di Tarso  ci siamo incamminati lungo la via che ci ha portati a riflettere partendo dal nostro battesimo come luogo di rinascita, soffermandoci sul come con fatti concreti possiamo essere noi il volto di Gesù per i nostri fratelli.

Tenere alta la parola di vita senza mormorazioni, critiche e lamenti è stata una delle meditazioni  più accolta, proprio perché ha toccato la nostra fragilità.

Attraverso la celebrazione della riconciliazione  vissuta venerdì mattina ci siamo preparati all’incontro con Gesù nell’Adorazione Eucaristica vissuta accanto alle Suore, nonostante le grate di ferro separassero il luogo di preghiera comune, abbiamo potuto vivere  insieme a loro ore di comunione spirituale che difficilmente dimenticheremo.

La celebrazione del proposito ha lasciato un impronta su di noi e ci ha fatto riflettere sul come viviamo  l’apostolato del centro volontari della sofferenza, quesito che abbiamo cercato di analizzare con l’incontro di gruppo.

La celebrazione della missione  ha concluso il nostro corso di esercizi spirituali.
A casa ci portiamo  le esortazioni di S. Paolo arrivate a noi grazie alla predicazione di Don Marco, la dolcezza del canto di preghiera delle Suore di Clausura e un piccolo vaso di terracotta che ci ricorda la fragilità del nostro essere  e il coraggio che dobbiamo avere nel saperlo preservare.

Virginia Marino