UN MERAVIGLIOSO CAPODANNO A RE

 

UN MERAVIGLIOSO CAPODANNO A RE

Appartenere al Centro Volontari della Sofferenza,  significa aiutare gli ammalati nelle loro diverse situazioni di salute e trattarli quindi con rispetto e delicatezza, ma soprattutto con tanto amore perché essi offrono le loro sofferenze al Cuore di Gesù per il bene della Chiesa.

Grazie all’invito cortesemente offertomi da Giovannina e Giuseppe con Giulia e Arnaldo venerdì 30 dicembre, siamo saliti in Val Vigezzo per festeggiare il capodanno nella Casa Cuore Immacolato di Maria, fatta costruire dal nostro Padre Fondatore il Beato Luigi Novarese.

È situata presso il confine con la Svizzera ed è un posto in cui la natura rispecchia la Bellezza di Dio in modo meraviglioso. Nel silenzio e nel raccoglimento si apprezzano certi valori, certe miniature del creato.

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Al mattino del 31 la meditazione si è basata sul Magnificat, esposta dalla dott.sa sorella Mara Strazzacappa dei SOdC di Moncrivello, partendo proprio dalle origini. È questo il salmo della donna che genera vita, della misericordia e della benedizione che da Abramo giunge alle generazioni future, ci trasmette lo stupore e ci educa alla fede di Maria credente e gioiosa.

È uno dei cantici delle comunità dei primi cristiani. Si sviluppa come un mosaico di citazioni e di allusioni bibliche che trova un parallelo nel Cantico di Anna (primo salmo 2,1-10) considerato generalmente come fonte principale sia dal punto di vista della situazione che della tematica e della formulazione.

Maria Santissima è maestra di vita. Il Magnificat è il Vangelo di Maria che ci spinge alla felicità.

Dimensione esistenziale:

LIBERA di partire in fretta, subito, di non lasciarsi condizionare da niente, di lasciare casa e fidanzato per tre mesi;

IN VIAGGIO, fatica e fretta, metafora della fede che si dipana su sentieri tortuosi e faticosi delle montagne di Giuda;

GRAVIDA, nel Vangelo profetizzeranno le donne: sono Maria ed Elisabetta, la vergine e la sterile entrambe incinte in modo impossibile all’uomo.

Profetizzano per prime le madri perché il fatto di generare le pone molto più vicine a Dio.

Nel cerchio degli aspetti, il Magnificat non nasce nella solitudine ma dentro uno spazio di affetti, nell’incontro e nell’abbraccio tra Maria ed Elisabetta.

BENEDETTA TU, fra le donne riecheggia la prima parola di Dio sull’uomo e sulla donna.

 

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 Dimensione della fede:

BEATA, prescelta a diventare madre.

MAGNIFICARE, dare grandezza a Dio. Anche se piccola creatura, può fare grande l’infinito e vi fa spazio.

ESULTARE, la visita di Dio ha l’effetto di una musica, di una lieta energia di un’armonia tra dentro e fuori.

POVERTÀ, Maria Santissima è donna delle periferie dove le donne hanno pochissimi diritti.

CANTO, la visita di Dio porta gioia e canto. Il Volto bello di Dio non ruba niente e dona tutto, viene e compie prodigi.

STUPORE, la carezza di Dio diventa libertà tanto da diventare stupore.

 Dimensione teologica:

L‘AGIRE DI DIO è una buona notizia che ci rende felici: Magnificat è il Vangelo che pone al centro della religione non quello che faccio io per Dio, ma quello che Dio fa per me.

LO SCANDALO è che i poveri restano poveri e che gli affamati lo sono ancora di più ed i potenti restano sui troni, come se Cristo non fosse venuto.

PASSATO – FUTURO: Maria usa il passato perché il futuro di Dio è sicuro quanto il passato. Il nome di Dio è MISERICORDIOSO, è amore che non può non amare.

Andare da Maria è andare a scuola di Cristianesimo. Preghiamo perché ci aiuti ad arrampicarci nel nostro cuore come in un germoglio di luce.

È decalogo del Dio affascinante.

E mons. Novarese nota che Maria è la capofila di tutte le anime di buona volontà. Ci propone un programma per la nostra vita, lasciandoci ammaestrare dalla sua parola e dal suo esempio  e ci fa partecipare all’offerta del dolore secondo il disegno di Dio.

Siamo ormai alla fine dell’anno 2016, siamo quindi invitati ad elevare l’inno della riconoscenza.

La bellezza alla luce di Dio è elemento concreto che ci permette di ammirare la natura con meraviglia. Ci infonde forza e serenità e ci sollecita, ci spinge a dare il meglio di noi stessi. In essa abbiamo trovato la via che ci ha portato a raggiungere la pienezza del senso di pace  che solo da Dio può derivare.

Culture antiche compresero che per tornare buoni cittadini era necessario creare belle città.

Anche la nostra Chiesa Cattolica è stata maestra.

A tarda serata è stata celebrata la Santa Messa da don Luigino, animata da bei canti, pieni di fede e ardenti d’amore.

A cui ha fatto seguito il canto del Te Deum di ringraziamento per quanto concessoci da Dio.

A mezzanotte il brindisi con tutti presenti venuti dall’alta Italia e anche dalla Toscana e Reggio Emilia (circa 125 -130) quasi tutte le diocesi sono state mobilitate per proseguire compatte nelle vie del Signore.

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Nella mattinata del 1° gennaio 2017, ci siamo recati per la Santa Messa al Santuario della Madonna del Sangue.

Nel pomeriggio si è poi svolta una ricca tombolata molto partecipata e divertente.

Prima di cena è stata celebrata la Santa Messa in Cripta.

Di tutto, ringraziamo di cuore il Signore e Maria Santissima e ci auguriamo che nel nuovo anno ci sia pace serenità e fratellanza fra i popoli.

Lilia Falco, CVS – Torino

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