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Da Papa Francesco nel centesimo anno della nascita del Beato Luigi Novarese. Testimonianze. (Diocesi di Torino)
A TUTTI GLI AMICI DEL C.V.S. DI TORINO-ASTI-TORTONA – IVREA CONOSCIUTI NEL VIAGGIO A ROMA DEL MAGGIO 2014
Mi chiamo Giovanni ed ho partecipato con mia figlia Simona al pellegrinaggio del C.V.S. per l’udienza a Roma da Papa Francesco il 16 – 17 – 18 maggio scorso, nel ricordo dei 100 anni dalla nascita del fondatore Beato Luigi Novarese.
L’invito mi è stato rivolto da una affiliata al C.V.S. di Torino, nonché nostra cara amica di famiglia, Silvana Dobile provata, purtroppo, in questi anni da due gravi perdite: il marito Bruno (mio rimpianto compagno di scuola) e l’adorata figlia Barbara (cara amica di mia figlia).
Personalmente anche io sto’ vivendo una triste fase di vita a causa della morte della mia cara moglie, stroncata a fine 2012 da un male breve ed incurabile; una mancanza che, dopo tanti anni di matrimonio felice vissuto con tante prove ma con la gioia e l’armonia cristiana, diventa molto difficile da elaborare.
Pensando, però, che confrontare il mio personale dolore con la sofferenza di tanti fratelli e sorelle infermi mi potesse fare del bene, ho accettato l’invito rivoltomi e con mia figlia Simona mi sono aggregato a voi.
Ho vissuto, in effetti tre giorni intensi di testimonianza, di condivisione e di arricchimento interiore vedendo come la sofferenza vissuta con fede ed abbandono nelle mani di Gesù e Maria possa generare, nonostante tutto, serenità e speranza sia nelle persone inferme che nei loro familiari.
Sono ritornato alla mia quotidianità con una grande lezione di vita che sicuramente mi darà coraggio a proseguire nel mio cammino, convinto che portando aiuto e stando vicino alla sofferenza si possa meglio gestire il proprio dolore e trovare nel proprio cuore la vera pace cristiana.
Ringrazio di cuore tutti i compagni di questo viaggio, per quanto mi hanno dato e ai quali spero, con umiltà, di essere stato in qualche modo utile.
Un particolare ricordo a Roberto – Emma – Vincenzo – Maria con i quali sono stato più vicino, a Davide per il suo stupendo messaggio di saluto nel viaggio di ritorno e ovviamente a Giovannina e consorte per l’ottima organizzazione.
A tutti però, indistintamente, ripeto il mio grazie per quanto ricevuto con un forte abbraccio nel nome di Gesù e Maria.
Termino con la speranza di un arrivederci, lasciandovi un pensiero, a me caro, di madre Teresa di Calcutta: “la vita è comunque un dono dell’amore di Dio… vivila!”
Ancora grazie!
Bono Giovanni