Sono Davide, un ragazzo di sedici anni che quest’estate ha vissuto un’esperienza così intensa e bella da essere quasi indescrivibile.
Vorrei cercare ugualmente di trasmettervi alcune emozioni tra quelle che ho vissuto, anche se credo che la semplice lettura di questo breve racconto non permetta di comprenderle pienamente. Sono esperienze da vivere !
Questa estate, nel mese di luglio, ho partecipato, come assistente, agli esercizi degli attivi. Per chi non lo sapesse, gli esercizi degli attivi sono per l’appunto degli esercizi spirituali, per la parte più avanzata del CVS; ovvero, se così bisogno definirli, malati psichici.
Ho vissuto questa esperienza accanto a Giovanni, un ragazzo di 18 anni che è nato quasi completamene paralizzato e che quindi ha un costante bisogno di attenzione come, ad esempio portarlo a spasso e fargli fare le attività previste.
Credo che quei giorni di affiancamento a Giovanni mi abbiano fatto comprendere cosa significa abbracciare la croce giorno per giorno.
Ciò che mi ha colpito di più è come Giovanni riesca ad essere felice e a vivere in modo spensierato la sua gioventù; mentre io, che sono sano e forte, spesso e volentieri non ci riesco.
Ma non è solo Giovanni il protagonista di questa storia. Sono o non sono gli “esercizi degli attivi” ? è proprio dei cosiddetti “attivi” che vi parlerò.
Gli attivi sono per me la parte più avanzata del genere umano perché essi non hanno peli sulla lingua, non hanno maschere, hanno uno spiccato senso della solidarietà e non odiano.
Ora immaginatevi un mondo composto da queste persone: non ci sarebbero guerre, tutto verrebbe condiviso e si respirerebbe aria d’amore ovunque.
Questa  è l’atmosfera che ho vissuto durante gli esercizi. Ogni volta che mi muovevo con Giovanni, mi veniva ripetutamente chiesto se avevo bisogno di una mano; mi sentivo dire diverse volte al giorno “ti voglio bene” e tutti mi dimostravano una grande simpatia.
Per farla breve credo che questo sia il Paradiso.
Davide.