Le opere di Dio sono belle

Testimonianza di Lucia (CVS Città di Castello) su Adriana Polenzani Bufalini, Responsabile del CVS dal 1967 al 2007.

Carissima Adriana, scrivo molto volentieri queste poche righe per far sapere a tutti la gratitudine che ho verso te. Quando la sofferenza ti annienta o ti penetra nell’anima, non puoi dimenticare chi, in quei giorni bui, ti ha dato una mano, ti ha incoraggiato, ti ha condotto in una buona strada che non  conoscevi. Si, Gesù  Via, Verità  e Vita, si, ma poi ci vuole una sorella che ti getti nella piscina, che ti dica ‘alzati e cammina’ che ti segua passo passo. Questa sorella sei stata tu per me, Adriana.

Sei venuta a casa mia accompagnata dal tuo fedelissimo sposo Sergio e dalle tue amiche Vittoria e Flora.
Sì, io non conoscevo né il C.V.S. né te, ma tu, mossa dalla compassione che Gesù ha seminato nel tuo cuore, quel giorno sei venuta a casa mia.
C’era di che compatirmi: l’infermità della mamma in una famiglia dove ci sono ancora i figli da crescere.

I miei occhi grondavano lacrime giorno e notte.
Quel giorno, tu con il tuo carattere forte  e volitivo, ma soprattutto con la forza della speranza cristiana e della fede in Dio, mi hai tracciato un programma ben preciso, ricordo perfettamente le tue parole – su, su,  non è il caso di stare chiusa in casa, anche con la carrozzella ma bisogna uscire.Così ho cominciato ad ubbidirti, ho continuato a lottare, a sperare, a cercare nuove cure, nuove peregrinazioni.

Mi hai portato dalla Madonna Santissima di Re.
Qui voglio fermarmi, parlare della tua sollecitudine verso i malati, della tua sollecitudine che non rimanda a domani, che non aspetta, che non fa aspettare. Poi voglio parlare del tuo amore a Maria Santissima. Questo l’ho imparato anch’io e lo dico a tutti quelli che mi leggeranno, indispensabile per ognuno l’amore a Maria Santissima. Indispensabile per guarire. Indispensabile per vivere. Indispensabile sempre.

Carissima Adriana, quando o ci vediamo o ci sentiamo al telefono tu mi dici sempre: ”Mi raccomando, tu, che dalla tua finestra vedi il Suo Bel Trono di Canoscio, dille alla Mamma che mi aiuti a portare la durissima croce che ora porto”.

E come potrei non supplicarla spessissimo e non ricordarmi di te nelle mie preghiere, impossibile non farlo.
Ti ho fatto una visitina prima di Natale tu mi hai detto “non ti preoccupare se non puoi venire spesso, prima vai da chi ha più bisogno.”
Sono trascorsi ormai quindici anni da quei dolorosi eventi, da quel grido di dolore, Gesù mi ha ridonato la salute e la pace.

E’ vero, a distanza di tempo i fatti si vedono più chiaramente e sai cosa ti dico Adri, ti dico che per me sei stata un raggio di sole, più ci penso e più è così, una mano tesa della Divina Provvidenza.

Non potrò mai esserti sufficientemente grata, io no, ma Gesù, si.
Ora anche tutti gli amici, anche quelli che prima non ti conoscevano, ora ti vorranno bene e pregheranno per te come sanno fare quelli del C.V.S. ne sono certa.

E tu, pietra viva della Chiesa offrirai le tue sofferenze per le mani di Maria al cuore di Gesù che ha tanto sete di anime.
Grazie.

Tua Lucia.

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