Incontro di chiusura del 44′ anno di vita del CVS di Napoli

FESTA DELLA SS. TRINITA’ – 7 giugno 2009 –
INCONTRO di CHIUSURA del 44′ ANNO di VITA.

All’incontro abbiamo avuto la gioia della presenza del Cardinale CRESCENZIO SEPE – Arcivescovo di Napoli. Comunicativo, semplice, allegro e paterno come sempre.

Ci ha ascoltati e ci ha detto cose essenziali e anche personali riguardo alla sua amicizia con il papa Giovanni Paolo II e la sua conoscenza con Monsignore.

Lo abbiamo accolto con un canto e questo intervento:

E’una grande gioia,  Eminenza,  incontrarLa oggi perché si è realizzato il nostro forte  desiderio espresso già nel 2006, e dal 2006 ogni anno senza mai perdere la speranza.
E’ l’incontro di un Padre con figli che lo amano, l’incontro del Pastore con figli che la Chiesa ritiene privilegiati e che sono sostegno e speranza per essa.
In questi anni abbiamo seguito da vicino il Suo ministero Episcopale cercando di essere sempre presenti alle iniziative pastorali da Lei proposte nella nostra diocesi.
Il Centro Volontari della Sofferenza, associazione  internazionale mariana, fondata nel 1947 dal servo di Dio  Monsignor Luigi Novarese, è  nata a Napoli nel 1965 per opera di Alberto Ayala.
Per quanto ci è stato possibile, in questi 44 anni di vita ci siamo fatti sempre ascoltare a livello ecclesiale per far conoscere il carisma della nostra associazione che consiste
–     nella  valorizzazione della sofferenza  e
–      nella promozione umana e spirituale di ogni persona sofferente
Nel CVS  noi  Volontari della Sofferenza affiancati dai Fratelli degli Ammalati abbiamo  trovato il coraggio di uscire da noi stessi e ci siamo messi in cammino impegnandoci nell’apostolato verso i fratelli come noi in difficoltà e inserendoci come soggetti attivi nella famiglia, nella società, nella Chiesa.
Nonostante i momenti difficili, i disagi e le sofferenze fisiche che aumentano con gli anni, andiamo avanti  sperando di non fermarci mai!
Eminenza, ci uniamo a Lei nelle  sue continue sollecitazioni ai sacerdoti e alle comunità parrocchiali  perché si facciano carico delle esigenze umane e spirituali dei malati e dei sofferenti, persone necessarie nella vita cristiana della diocesi.
Per  essere sempre più vicini al suo ministero e alla Chiesa di Napoli, Le chiediamo, se ritiene opportuno, di inviarci ogni mese un’intenzione che ci impegniamo a sostenere con la preghiera e l’offerta della nostra sofferenza.
Grazie di cuore per aver scelto di stare oggi in mezzo a noi.

E questo il Suo intervento:

“Ho conosciuto  a Roma don Luigi Novarese e spesso andavo a trovarlo e a celebrare perché l’intuizione della Lega Sacerdotale Mariana fece molto colpo a Roma e molti di noi si andava da Lui in una partecipazione molto bella e ogni volta che vi vedo mi ricordo di questi incontri a Roma.
Sempre ho pensato che la vostra spiritualità, il carisma di don Luigi è diventato una delle più forti spiritualità all’interno della Chiesa anche se non appare, prima di tutto perché tocca l’uomo, ogni uomo.  Non esiste persona al mondo che non debba superare gli interrogativi della sofferenza che investono principalmente la  realtà interiore.
Se non guariamo dentro rimaniamo malati.
Questa spiritualità si diffonde in tutto il corpo della Chiesa. Questo mistero è parte
fondamentale di Cristo. E’ dalla croce che nasce la Chiesa. Da questa croce nasce la speranza vera dei cristiani.
La sofferenza, qualcosa di strumentale che Dio stesso permette per qualcosa di più concreto.
La Chiesa non esiste senza la croce, ma sappiamo che dalla sofferenza nasce la vita.
Quando predichiamo possiamo dire belle parole, ma è con la testimonianza della vita che si predica sul serio e silenziosamente.
Il Vangelo è contagioso, e noi lo comunichiamo.
Il vangelo più bello che ha predicato il Papa Giovanni Paolo II è stato il vangelo della sofferenza.
Alla gente riunita ad ascoltarlo disse una domenica mattina: “Oggi vi predico il vangelo della sofferenza” e ha portato avanti il cammino di calvario fino alla fine.
Voi state nel cuore della Chiesa. Se c’è un valore su cui costruire e superare tante situazioni critiche all’interno della chiesa (e ce ne sono anche nella Chiesa) è fare della sofferenza uno strumento di salvezza, così come fate voi.
L’assimilazione insieme a Maria, mamma che soffre con noi e per noi, ci fa entrare direttamente nella centralità della vita della Chiesa.
A voi è affidata la Chiesa di Napoli. La Maronna v’accumpagne!

A conclusione della Sua partecipazione ci ha promesso un incontro con il Consiglio, in forma privata, nel corso del quale potremo esporgli in modo circostanziato quanto ci sta a cuore per l’apostolato e la vita del Centro nel contesto del Programma Pastorale da Lui varato per la Diocesi di Napoli.
e.r. – p.d’a.

1 Comment

  1. by Lucia Maiolino on 22 luglio 2009  15:46 Rispondi

    Mi unisco (anche se con ritardo) alla gioia del CVS di Napoli per il 44° compleanno!
    E' con forte emozione che ho letto dell'incontro avuto con il Cardinale Sepe e delle parole di stima che ha pronunciato per mons. Novarese e i Volontari del CVS.
    Gli anni trascorsi lontana dal CVS napoletano (ben 29) non hanno scalfito minimamente il grande affetto e l'immensa riconoscenza che nutro per voi. Mi avete aiutata a scoprire la mia vocazione e con voi ho camminato su questo sentiero fatto di Amore e Responsabilità. La vita mi ha portata a testimoniare altrove il Carisma della valorizzazione della sofferenza e della persona sofferente. Se in questi anni ho fatto qualcosa di gradito al Signore, è per Sua Grazia e per quanto mi avete insegnato con il vostro esempio!
    GRAZIE!

    Lucia Maiolino

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