Convegno a Pescara su "Di fronte al dolore quale guarigione"
- 13 anni fa
- Il Convegno è stato organizzato dall’Arcidiocesi Metropolitana di Pescara – Penne, dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute... [leggi altro]
Una bella riunione di Famiglia: l’incontro di gruppo
Aspettando l’inizio dell’incontro, al mio vicino di posto, del quale so che e’ impegnato come catechista in parrocchia, chiedo come mai un catechista partecipa al gruppo dei Volontari della Sofferenza. Mi ha risposto gentilmente: “Non sono un catechista che partecipa al gruppo dei VDS, ma sono un VDS che fa Catechismo in parrocchia.”… incomincia l’incontro.
Seduti attorno ad un tavolo nella casa di una sorella… Si recita il S. Rosario durante il quale, oltre alle intenzioni personali, si prega per i membri del Consiglio diocesano affinché, illuminati dallo Spirito Santo, si pongano al servizio di tutti i VDS della diocesi.
Un fratello legge il brano del Vangelo proposto per la riflessione: l’annuncio a Zaccaria (Lc 1, 5-25)
Segue un momento di raccoglimento, durante il quale ciascuno interiorizza il brano, poi, è messo in comune ciò che la Parola di Dio ha suggerito.
Un fratello tenta una sintesi degli interventi e dice: “Sono molti gli spunti di riflessione emersi da questo brano e, mentre i più giovani si sono avventurati in riflessioni un po’ troppo pensate, ho scorto negli sguardi e nei movimenti dei meno giovani atteggiamenti di rassegnazione e di resa, quasi a voler dire come Zaccaria: ”noi siamo vecchi”… E’ vero, tanti possono sentirsi non più tanto giovani, magari stanchi, scoraggiati, delusi per tanti motivi… ”Ma c’è un’età che ci consente di non aderire più al progetto di Dio?”
E’ proposto l’impegno per il mese successivo.
“Sono tanti attorno a noi quegli sguardi rassegnati per la solitudine soprattutto tra le persone anziane.
Quegli sguardi rassegnati per la delusione, in particolare tra i genitori che non vedono realizzarsi, nei loro figli, i frutti dei loro sforzi per educarli cristianamente.
Quegli sguardi stanchi e scoraggiati per i tanti tentativi, andati a vuoto, di uscire da situazioni di peccato ecc…
Nessuno di noi, e questo deve essere un punto fermo del nostro apostolato, è così indispensabile da considerare la sua debolezza un ostacolo alla realizzazione del progetto di Dio, piuttosto, la nostra debolezza, la mancanza di fede, sono il segno evidente che Dio è il solo protagonista della salvezza.”
Fine della sintesi.
E’ stato un incontro semplice ma partecipato.
A questo punto l’incontro potrebbe essere concluso, invece comincia un vociferare durante il quale sento parlare di persone ammalate in ospedale, di famiglie in difficoltà per la presenza in casa d’anziani ammalati, chi ha partecipato all’incontro formativo porta la sua esperienza, coloro invece che parteciperanno all’incontro degli adulti-anziani si organizzano e chiedono la disponibilità per il trasporto, qualcuno si organizza per andare a trovare, in settimana, una persona che da un po’ di tempo non esce da casa, altri mettono in comune gli apprezzamenti per la buona riuscita della giornata dell’ammalato ecc… Poi un fatto curioso, mi sento dire da un’amica, con tono quasi da rimprovero, che non mi ha visto all’incontro formativo. Questa mia amica legge passando le dita sul foglio, ma forse per vedere e scegliere ciò che è importante gli occhi non servono..
Esprimendo una mia impressione su questo gruppo devo affermare che è forte al suo interno il senso d’appartenenza ad una famiglia qual’è il CVS, e questo fa sì che molti elementi proprio in virtù di quest’appartenenza siano sostenuti nel servizio che svolgono in parrocchia. Proprio come alle origini!
Gr. VDS Buffalora Brescia