Convegno a Pescara su "Di fronte al dolore quale guarigione"
- 13 anni fa
- Il Convegno è stato organizzato dall’Arcidiocesi Metropolitana di Pescara – Penne, dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute... [leggi altro]
Convegno annuale CVS Umbria
Il Centro Volontari della Sofferenza (Confederazione internazionale dal 2004) sta vivendo una particolare fase di gioia e di rinnovato impegno dopo il riconoscimento delle virtù eroiche del Venerabile Giunio Tinarelli di Terni (19 dicembre 2009) e del Venerabile Padre Fondatore mons. Luigi Novarese (27 marzo 2010).
Per ringraziare il Signore di questo grande dono e per approfondire la ricchezza spirituale di queste due grandi persone di fede, il Centro Volontari della Sofferenza dell’Umbria ha tenuto a Terni domenica 27 giugno 2010 presso la Villa Santo Spirito l’annuale Convegno regionale degli aderenti e simpatizzanti sul tema: Luigi e Giunio apostoli della sofferenza. Relatore don Armando Aufiero Silenzioso Operaio della Croce, la Comunità religiosa di laici e sacerdoti, ammalati e non, voluta da mons. Novarese per promuovere e guidare l’attività del CVS.
E’ stata una preziosa occasione per ripercorrere la storia del CVS in Umbria, in Italia e nel mondo, per approfondire il carisma proprio dell’associazione teso a promuovere la soggettività umana e cristiana della persona sofferente che non può essere semplicemente considerata oggetto della carità altrui. Anche i malati e i sofferenti sono mandati come operai nella vigna del Signore. E’ necessaria una ripresa e un rilancio deciso di un’azione pastorale per e con i malati e i sofferenti – è scritto nell’esortazione apostolica Chistifideles laici di Giovanni Paolo II sulla vocazione e la missione dei laici nella chiesa e nel mondo.
Dopo la preghiera iniziale e l’apertura dei lavori da parte del delegato regionale Lorena Diamanti e dell’assistente regionale don Demetrio Podac (anche responsabile diocesano della pastorale della Salute e cappellano dell’ospedale di Terni) don Aufiero ha presentato l’esempio luminoso di mons. Novarese e Giunio Tinarelli. Il primo diventato sacerdote attraverso un cammino provato dalla sofferenza (ammalato a 9 anni di coxite tubercolare con numerosi accessi e guarito miracolosamente a 17 anni per intercessione di Maria Ausiliatrice e di don Bosco) che nel 1947 ha dato vita al CVS. Il secondo che a 23 anni (operaio alle acciaierie di Terni, fidanzato) fu colpito dalla poliartrite anchilosante che lo inchiodò al letto sino alla morte.
Giunio, conosciuto mons. Novarese durante un pellegrinaggio a Lourdes dell’Unitalsi, entrò nella Comunità dei Silenziosi Operai della Croce impegnandosi totalmente nell’apostolato dei Volontari della Sofferenza quale dirigente regionale dell’associazione e responsabile nazionale del ramo maschile della stessa Comunità religiosa. Entrambi un capolavoro di fede e di carità. La testimonianza in aula di coloro che hanno conosciuto direttamente mons. Novarese e Giunio Tinarelli ha confermato la grandezza di queste due figure e la straordinaria consistenza innovatrice della loro eredità che sollecita a riconoscere che la persona disabile e sofferente non è un problema a cui far fronte ma una risorsa. Come ebbe a dire Giovanni Paolo II nel discorso rivolto in occasione del 50° di fondazione del CVS, Uno dei fondamentali obiettivi di questa rinnovata e intensificata azione pastorale è di considerare il malato, il portatore di handicap, il sofferente non semplicemente come termine dell’amore e del servizio della Chiesa, bensì come soggetto attivo e responsabile dell’opera di evangelizzazione e di salvezza.
Nella sua omelia, don Francesco De Santis, Vicario Generale della Diocesi di Terni, prendendo spunto dalle letture, ha richiamato la testimonianza di serio e gioioso impegno di mons. Luigi Novarese e Giunio Tinarelli che, in piena adesione alla chiamata ricevuta, hanno saputo mettere mano all’aratro con grande fiducia ed affidamento in Dio e nell’Immacolata, senza rimpianti e senza guardare indietro.
Nel pomeriggio attraverso la proiezione di un video sulla figura di mons. Novarese i partecipanti hanno avuto modo di apprezzare ulteriormente la straordinaria ricchezza dell’eredità lasciata dal padre Fondatore che è un dono tuttora vivo ed attuale non solo per il CVS ma per tutta la Chiesa, per una Pastorale della Salute orientata alla promozione integrale della persona sofferente e alla sua valorizzazione nella Chiesa e nella società.
Concludendo i lavori del convegno il delegato regionale Lorena diamanti ha ricordato gli importanti appuntamenti associativi dei prossimi mesi: il pellegrinaggio nazionale a Lourdes dei sacerdoti ammalati (22-29luglio2010) e gli esercizi spirituali dei CVS dell’Umbria a Re di Verbania (22-18 agosto 2010).
Pasquale Caracciolo