Pellegrinaggio ad Oropa del Centro Volontari della Sofferenza di Vercelli e Torino

OLYMPUS DIGITAL CAMERADomenica 29 giugno.

“Siamo il Centro Volontari della Sofferenza e siamo qui per rinnovare il nostro Sì alla Madonna”.
Queste sono state le prime parole che Walter, fratello degli ammalati, ha letto all’inizio della Celebrazione Eucaristica nella Basilica Superiore del Santuario di Oropa. E proprio con queste parole ci ha presentati alla comunità e, soprattutto, ha descritto il carisma del nostro Beato.
Domenica 29 giugno, infatti, siamo stati accolti in 70, volontari della sofferenza delle diocesi di Vercelli e Torino, fratelli e sorelle degli ammalati e simpatizzanti, presso il Santuario di Oropa, a testimoniare ancora una volta l’amore che ci lega alla Madonna.
“Un caro saluto agli amici Volontari della Sofferenza della diocesi di Vercelli, che in questo giorno sono venuti qui ad Oropa per la Madonna, la Madre di tutti!”- queste sono state le parole del celebrante all’inizio dell’omelia – “complimenti, prima di tutto per il lavoro che svolgete. Pietro e Paolo, che ricordiamo oggi, hanno trasmesso la fede e l’amore verso Gesù Cristo attraverso anche la loro sofferenza, il loro martirio, così voi, Volontari della Sofferenza, trasmettete alla società la fede e l’amore di Gesù attraverso il vostro dolore. Continua la storia di Gesù, continua il senso della morte di Cristo in croce, nulla va perso di quello che voi offrite e lo accettate nel silenzio: questo è il vostro merito, di partecipare con Cristo alla salvezza del mondo!”.
La celebrazione Eucaristica è stato un momento toccante, ci siamo sentiti partecipi, a noi il compito delle letture e delle preghiere, e sentire parlare di noi durante l’omelia ci ha dato una carica in più!
Al termine della Messa ci siamo radunati davanti alla Basilica per una foto di gruppo: quante risate! Nessuno di noi pareva preoccupato per il tempo o infastidito per il freddo e l’umidità. Nessuno di noi si è reso conto del fatto che avrebbe potuto piovere da un momento all’altro. O forse sapevamo bene tutti che la Madonna non avrebbe mai permesso che i suoi figli si bagnassero! Ci siamo sentiti un po’ come i 48 pionieri che nel 1952 hanno partecipato ai primi Esercizi Spirituali per malati organizzati proprio lì ad Oropa: su e giù per il santuario con gli ammalati, è stata dura, ma credo di non aver mai visto tanti volti sorridenti e tante persone desiderose di darsi da fare per far si che gli ammalati non si sentissero un peso, ma anzi che potessero condividere la propria croce con i fratelli. E per i fratelli la gioia di sostenere un po’ la croce con gli ammalati e con le loro famiglie. Prima del pranzo ci siamo radunati nella Basilica Inferiore, dove risiede la statua della Madonna Nera. Qui abbiamo ricordato insieme il perché del nostro pellegrinaggio in quel luogo Sacro e, con la lettura della consacrazione, abbiamo reso il nostro impegno nella famiglia del CVS ancora più solido.
Faceva freddo, c’era molta umidità, nel pomeriggio c’è stato anche un forte temporale, ma dove c’eravamo noi, famiglia del CVS, brillava un sole caldissimo!

Letizia Ferraris