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I MIEI ESERCIZI SPIRITUALI 3/9 LUGLIO 2016 a RE
Ed eccomi qui a scrivere di Re, piccolo paesino della Val Vigezzo, a 7 km dalla Svizzera, in cui il lungimirante Beato Luigi Novarese decise di erigere la casa per Ritiri Spirituali, voluta dai malati.
A quasi un mese di distanza, dalla mia partecipazione al corso di Esercizi Spirituali, posso dire di aver trascorso una settimana di sogno, lontano da tutte le occupazioni e preoccupazioni che affollano le nostre giornate. Una settimana in cui ritrovare se stessi e sentire che quel Dio che pensiamo cosi lontano è invece vicinissimo a noi e posa su di noi il suo sguardo infinito d’amore.
La sveglia era alle 7,15 con la voce suadente di sorella Rosa che ci illustrava il programma della giornata che consisteva nelle lodi mattutine, poi, dopo colazione, la celebrazione dell’Eucarestia seguita dall’ esposizione del Santissimo Sacramento per l’adorazione libera e personale , la lectio divina, il pranzo e il riposo, poi ancora la seconda lectio divina, il tempo per le confessioni, l’adorazione eucaristica comunitaria ed infine, dopo la cena, il santo Rosario e la preghiera di Compieta, che chiudeva la giornata.
Le lectio divine erano tenute da Don Federico Pellegrino, bravissimo predicatore, ed erano incentrate sulla figura di Maria Madre della Misericordia.
Tutto questo per i primi tre giorni in cui ci veniva raccomandato anche il silenzio, per riflettere su ciò che avevamo ascoltato. Gli ultimi due giorni invece erano dedicati allo studio di iniziative per il nuovo anno pastorale e alla raccolta delle conclusioni. I nuovi partecipanti hanno visitato al 3° piano l’appartamento che era un tempo riservato al Beato Luigi Novarese e ora custodisce un piccolo museo, con gli oggetti da lui utilizzati nella sua vita sacerdotale e ordinaria.
Nel pomeriggio di giovedì abbiamo recitato il Santo Rosario nel lussureggiante parco di Fatima, poi c’è stato un momento di svago ed estrazione della lotteria. Infine l’ultima sera dopo la celebrazione di missione e la cena, c’è stata la suggestiva fiaccolata intorno alla casa con i canti alla Madonna.
Cosa mi è rimasto di questo ritiro spirituale con il CVS?
Mi è rimasta la consapevolezza di vedere nelle cose create un segno concreto della misericordia di Dio e della sua fedeltà verso di me, al di là dei miei limiti e dei miei fallimenti e che continua a fidarsi di me e a guardare la mia esistenza con speranza.
Margherita di Almese
(CVS – Torino)