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Pasqua dell’ammalato: Madonna di Caravaggio (Fumo di Corvino san Quirico)
Il celebre Santuario della Madonna di Caravaggio di Fumo di Corvino San Quirico ha aperto anche quest’anno le proprie porte agli aderenti del Centro Volontari della Sofferenza della diocesi tortonese, uniti ai numerosi simpatizzanti, per festeggiare la Pasqua dell’Ammalato.
Le capienti volte hanno accolto con il noto calore ogni singolo membro o fedele, donandogli quel tocco impalpabile di gioia, serenità e pace.
L’attesa per questo appuntamento annuale era resa poi maggiormente viva dalla presenza di sua Eccellenza Padre Vittorio Viola, neo vescovo di Tortona, che, dimostrando una forte sensibilità, ha voluto assicurare la propria presenza e la propria parola presiedendo la celebrazione Eucaristica.
La giornata di spiritualità si è aperta con la recita del Santo Rosario e della coroncina della Divina Misericordia, seguita dalla Santa Messa solenne animata magistralmente dal coro del Santuario.
Di seguito riportiamo uno stralcio dell’omelia del Vescovo: “ Al Signore possiamo chiedere, nella certezza che Lui ascolta le nostre richieste, ma c’è da ricordare quella preghiera che Gesù ha fatto al culmine della sua sofferenza nell’Orto degli Ulivi, quando nella più profonda angoscia, nell’imminente sua Passione, ha chiesto di essere liberato ma ha consegnato se stesso alla volontà del Padre. Questa consegna ci da’ la possibilità di chiedere con fiducia.
Noi vogliamo imparare a scegliere la sua volontà su di noi. Il Signore ci ascolta e consegnando la nostra vita nelle mani di un Padre che sappiamo essere buono, non guarda i nostri peccati, ma ci ama, ci perdona con la sua Misericordia e il suo amore. Perché è l’amore che trasforma anche quello che noi facciamo fatica ad accettare. Abbiamo già sperimentato un miracolo essenziale, quello della nostra guarigione interiore, della nostra salvezza che ci permette in questo momento, pur con i nostri limiti di sofferenza, di far salire al cielo da questo Santuario, la nostra lode a Dio. Noi siamo qui per ringraziare il Signore per il suo amore che ci ha mostrato sulla Croce, per come la luce della resurrezioni illumini anche la nostra vita.
Per questo sappiamo che c’è un altro miracolo che è un segno concreto ed è l’amore che possiamo esprimere tra di noi per i nostri fratelli e sorelle che sono provati dalla malattia. Quanto amore ci viene donato ma quanto amore anche possiamo donare, pur nella fatica. E noi dobbiamo deporre qui, su questo altare, tutte le nostre infermità e malattie e presentarle al Signore perché, unite all’offerta di Gesù, le possa accettare, chiedendogli se è nella sua volontà, nella certezza che il suo amore guarisce da dentro la nostra vita.”
A termine del rito, come tradizione vuole, i partecipanti hanno potuto gustare una merenda offerta dai parrocchiani di Fumo. Anche in questi momenti conviviali, Sua Eccellenza si è intrattenuto con noi donando il suo attento ascolto e la sua illuminante parola.
Natalino e Giancarlo
(CVS – Tortona)