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Capodanno a Re
Ho trascorso con il Centro Volontari della Sofferenza di Torino, il mio primo capodanno a Re con le famiglie, io con altri fratelli e sorelle che vivono da soli ci siamo sentiti pienamente inseriti nella famiglia del C V S.
Da Torino siamo partiti in 15, a Re eravamo circa 130, provenienti da Vercelli, Bergamo,
Brescia, Livorno, da Lucera è giunta anche la mamma, la sorella Maria Rosaria responsabile del CVS locale e il cognato Luciano parenti di Don Armando.
Bambini, adolescenti, giovani ci hanno fatto vivere momenti in allegria con giochi, momenti di preghiera con canti e riflessioni su i passi del Vangelo anche con la preparazione di cartelloni, per far riflettere noi adulti.
È stato un ritiro spirituale sul significato e la cura che il Beato Luigi Novarese dà ai diversamente abili inseriti in una famiglia cristiana, il ruolo straordinario che tutte le famiglie hanno nella crescita spirituale di ogni componente.
Io da figlia, sono andata coi ricordi indietro nel tempo rivivendo i momenti scambievoli di crescita cristiana.
Giovedì sera, in processione, ci siamo recati verso la Cripta, luogo in cui ci siamo raccolti ogni giorno per recitare le Lodi, partecipare alla celebrazione Eucaristica e all’Adorazione, dove don Armando ha svolto il Rito dell’Apertura della Porta Santa. Sabato mattina, invece sempre in processione ci siamo recati al Santuario della Madonna del Sangue, ed abbiamo attraversato anche lì la Porta Santa e partecipato alla celebrazione Eucaristica.
Sabato sera, commovente è stata l’ultima Adorazione al Santissimo con la preghiera di ringraziamento di ciascuna famiglia.
Arnaldo ha espresso, condiviso da me e Pierino, proprio il sentimento di sentirsi
amato dalla sua famiglia acquisita “Il Centro Volontari della Sofferenza”. Ringrazio tutti per la condivisione e l’amicizia.