Da Papa Francesco nel centesimo anno della nascita del Beato Luigi Novarese. Testimonianze. (Diocesi di Asti).

DSC00378Con il Papa, Successore di San Pietro e Vicario di Cristo

Carissimi,
Mi chiamo Davide Vecchio, ho 20 anni e vivo ad Asti. Sono affetto da disabilità motoria e dal luglio scorso sono responsabile del Centro Volontari della Sofferenza: conosco bene la mia pochezza, ma ho accettato questo compito di servizio in segno di gratitudine per l’intuizione carismatica del Beato Monsignor Luigi Novarese. In questo pensiero vorrei soffermarmi sul pellegrinaggio a Roma per l’incontro del Santo Padre Francesco con il Centro Volontari della Sofferenza compiuto dal 16 al 18 maggio 2014. È stato un momento importantissimo per il Centro Volontari della Sofferenza perché vedere Papa Francesco è una profonda gioia e un intensissimo conforto. In quel momento insieme con il Papa, Successore di San Pietro e Vicario di Cristo, ci siamo davvero sentiti profondamente legati, abbiamo sentito di essere una grande famiglia riunita per testimoniare che la nostra vita deve diventare una sola cosa con la Santa Vita di Cristo, il Dio con noi. La sofferenza non impedisce questo impegno, ma fa sentire con maggior intensità che qui è racchiusa la vocazione dell’uomo. Il legame tra il Beato Mons. Luigi Novarese è il Successore di Pietro è sempre stato intenso perché nel cuore di Pietro è il cuore di Cristo che batte insieme con noi. Come non ricordare la profonda dilezione di Pio XII, San Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, San Giovanni Paolo II per i sofferenti e il sostegno che essi hanno dimostrato alla luminosa opera del Beato Luigi Novarese! Il cardinale Capovilla, segretario particolare di Giovanni XXIII, mi ha detto che ricorda molto bene l’incontro  di San Giovanni XXIII con il Centro Volontari della Sofferenza, avvenuto nel giorno di San Giuseppe del 1959. Come non ripercorrere il profondo legame del Centro Volontari della Sofferenza con il Papa è un tesoro preziosissimo che guida costantemente l’Associazione in tutto il suo cammino. Non dimenticherò mai queste giornate anche per l’incontro che ho fatto con persone che sanno fare delle loro prove una testimonianza di virtù e amore, onorando l’essenza dell’uomo e il dono della vita: a loro l’immensa gratitudine del mio cuore. L’intuizione carismatica del Beato Mons. Luigi Novarese che ha fatto conoscere al mondo le grandi potenzialità della Sofferenza vissuto in Cristo è una preziosa eredità per la quale dobbiamo continuare a impegnarci! È una luce sublime! Grazie tante!
Davide Vecchio