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Pentecoste 2012
CVS DIOCESI DI BRESCIA – PENTECOSTE 2012: UN POMERIGGIO TRASCORSO NELLA PREGHIERA, NELLA CONDIVISIONE E NELLA COMUNIONE.
Giornata splendida: fin dal mattino, sereno luminoso, seguito poi fino a sera. Deve essere stato così anche tanti anni fa, quando, dieci giorni dopo l’ascensione di Gesù al Cielo, venne lo Spirito Santo su Maria e sugli Apostoli raccolti nel Cenacolo e li riempì del suo Amore vivificante e trasformante.
Pentecoste è per il Centro Volontari della Sofferenza di Brescia la giornata conclusiva degli incontri mensili dei settori a Montichiari, nella Casa dei Silenziosi Operai della Croce, e la giornata di ricordo del Pellegrinaggio pasquale a Lourdes per tutti quelli che vi hanno partecipato. Giornata nella quale un folto numero di persone si trova insieme per vivere il ricordo e gli insegnamenti di Mons. Novarese, Fondatore del Centro Volontari della Sofferenza.
L’incontro è avvenuto anche quest’anno nel pomeriggio.
Già alle ore 15 erano presenti varie centinaia di partecipanti ed ha avuto inizio il Rosario meditato, guidato da genitori e bambini: non importa se non si capivano sempre tutte le parole che pronunciavano; erano bambini e si suppliva volentieri alla loro pronuncia.
Dopo il Rosario, una eloquente testimonianza di una famiglia che ha nel suo cuore, una bimba disabile, ci ha fatto partecipi dell’esperienza vissuta a Lourdes e come l’abbondanza di grazie ricevute, l’ha portata a rivedere l’essere cristiani “ provati”. << Benedetto il Signore che ci ha donato Sara>>. La riscoperta della preghiera in famiglia è stata una dichiarazione entusiastica di come la vita quotidiana, anche se problematica, diventa serena accettazione. Un’altra testimonianza di un fratello “convertito”, che passando attraverso la sofferenza per la perdita di una piccola figlia, a causa di un incidente domestico, e la ricerca delle risposte alle sue domande per questo dramma, l’ha condotto sulla strada dell’incontro con il Signore. Proprio, dentro la bellezza di questo incontro, anche la fatica, le fragilità, la paura della sofferenza, non ti fa sentire più persone indefinite ma amate e capaci di amare.
Durante il Rosario, chi desiderava poteva confessarsi. Vari sacerdoti erano a disposizione.
Dopo la preghiera, le testimonianze è iniziata la Santa Messa per tutti.
Erano presenti ormai più di 600 persone e sul palco, all’aperto, ha presieduto la celebrazione: don Maurizio Funazzi, direttore dell’ufficio diocesano della pastorale della salute di Brescia, concelebrava l’abate di Montichiari mons. Gaetano Fontana, Padre Umberto Raineri, Don Cesare Minelli Responsabile della LSM, Don Roberto Lombardi assistente del CVS, Don Fabio Marini, Don Luigi Loda, il Diacono Carlo Crotti.
L’omelia di don Funazzi ha toccato il cuore dei presenti con richiami al carisma del CVS, come la chiesa ha bisogno della missione apostolica che ne consegue, come il termine “Centro” definito da mono. Novarese, stava a significare l’operare, insieme nell’attestazione, che il sofferente, l’ammalato, come i discepoli dopo aver ricevuto la luce della verità, lo Spirito Santo, che li faceva capaci di parlare e intendere tutte le lingue, ha un compito preciso, quello di aprirsi al mondo con forza, gioia, ardore e amore, e la certezza che nel nome del Signore tutto è possibile. Continuando, ha esortato con la sublime considerazione, ad elevare la propria sofferenza come omaggio a Dio insieme col sacrificio di Gesù.
Al termine della S. Messa, come il solito, è seguito un fraterno buffet con caloroso e gioioso scambio di amicizia e conoscenza durato fino a tarda sera.