Giornata del Malato 2011 a Perugia

Quasi mille persone, in occasione della 19° Giornata mondiale del malato, hanno partecipato alla messa nel pomeriggio di domenica 13 febbraio, presso la chiesa parrocchiale di S. Lucia a Perugia. A presiedere la solenne celebrazione è stato l’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve mons. Gualtiero Bassetti.

“Ci sentiamo Chiesa di Dio, popolo in festa e in cammino verso la Casa del Padre, ciascuno con la propria croce – ha esordito il vescovo, accogliendo le tante persone presenti e rivolgendosi in particolar modo ai malati e ai sofferenti.  “Il cammino di salvezza – ha aggiunto mons. Bassetti – passa attraverso la croce e il suo peso, condividendo nella vita momenti di gioia e di dolore”. Famiglie impegnate nella continua e amorevole assistenza dei propri cari, associazioni come il CVS e l’Unitalsi, assieme ai tanti fedeli intervenuti, hanno testimoniato, con la loro presenza,  il costante impegno di cura e di servizio  verso i sofferenti.

Quest’anno la celebrazione della Giornata del Malato è stata l’occasione per presentare a livello diocesano la Casa Emmaus, l’iniziativa che da oltre un decennio si adopera a sostegno e promozione dei disabili. Per l’occasione il settimanale cattolico regionale “La Voce” ha pubblicato un inserto dedicato alla Casa con le origini risalenti agli anni ’90 quando presso la parrocchia di Lidarno, (parroco don Giacomo Rossi storico assistente del CVS di Perugia) si riunivano i soci dell’associazione “Quintilio Barberini” promossa dallo stesso CVS.

Durante la celebrazione l’iniziativa della Casa Emmaus è stata presentata da Erminio Cruciani del CVS. Hanno portato la loro testimonianza Angela che con Lucia (responsabile dei Settori giovanili del CVS) porta avanti dal 2009 l’attività della Casa, e Gianfranco, padre di Alessandro che da due anni frequenta la Casa. “Insieme con altri genitori – ha detto Gianfranco – eravamo alla ricerca di un posto nel quale poter inserire Alessandro. Appena arrivati a Lidarno, presso Casa Emmaus, è stato per tutti quanti un amore a prima vista: Alessandro e gli altri ragazzi in questa struttura si sono ambientati fin da subito, tanto da non sentirsi diversi dagli altri. Partecipano a tutte le iniziative, dalla vendemmia al teatro, alle feste, fino al pellegrinaggio di Lourdes del CVS. Per questo esprimo la mia più profonda gratitudine a don Giacomo Rossi, responsabile della struttura, per l’amore che trasmette nella sua missione sacerdotale a tutti questi ragazzi”.

Il Vescovo nell’omelia ha ricordato che, proprio nel giorno in cui si fa memoria della prima apparizione di Lourdes, Giovanni Paolo II, grande testimone di sofferenza vissuta con amore, diciannove anni fa istituiva la Giornata mondiale del malato. “Cari ammalati e sofferenti – ha proseguito il vescovo – è proprio attraverso le piaghe del Cristo che noi possiamo vedere, con occhi di speranza, tutti i mali che affliggono l’umanità. Risorgendo, il Signore non ha tolto la sofferenza e il male dal mondo, ma li ha vinti alla radice. Occorre  pregare incessantemente per chiedere a Lui quella consolazione che soltanto Dio può donare”. “Le parole non possono consolarci – ha concluso il vescovo – ma la preghiera e la fede in Dio sì. Siate testimoni del Dio che patisce e che consola”.

Forte gratitudine ha espresso poi il vescovo agli operatori di Casa Emmaus, Lo stesso hanno fatto tutti i presenti destinando alla Casa le offerte raccolte durante la celebrazione.
Pasquale Caracciolo

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