La Pasqua e’ arrivata in anticipo al Trompone

Proprio cosi': Domenica 29 marzo era gia’ PASQUA al Santuario del Trompone. I nostri amici del CVS della DIOCESI di VERCELLI hanno festeggiato con la Comunità dei SODC la ‘loro’ Pasqua con la gioia che caratterizza ogni incontro che avviene in questo luogo tanto caro ai nostri Iscritti e a coloro che li hanno conosciuti e sono stati invitati. 

Invitati a risorgere nel cuore e nello spirito in una GIORNATA che ogni anno dona, sopratutto agli ammalati spesso impossibilitati a muoversi nei giorni festivi, la grazia di una spirituale risurrezione  con la Confessione e con l’Eucaestia, con la preghiera della Chiesa in comunione con tanti fratelli, con il convivio fraterno che riunisce nell’allegria anche attorno al tavolo del pranzo di festa!

Eravamo più di 70 ed erano rappresentati molti paesi della Diocesi… Don Gino Momo, Assistente Diocesano del CVS, ha tenuto una profonda riflessione, ricordando come e da chi era nata  questa tradizione della “PASQUA DELL’AMMALATO”: una “invenzione” di Monsignor Novarese per i malati che non avrebbero potuto “fare Pasqua”rimanendo nelle loro case. Poi don Gino ha fatto una panoramica del concetto e del significato di PASQUA, dal passaggio del Mar Rosso, alla Terra Promessa, nel Vecchio Testamento, e dalla morte alla vita di Gesù, dalla tiepidezza al fervore, dal peccato alla santità.

Dio chiama Mosè a liberare il suo popolo; Gesù è il nuovo Mosè – Liberatore del popolo, il Crocifisso ci libera…quante sofferenze, quante umiliazioni..fino alla morte…il chicco di grano…ma il terzo giorno…e noi siamo le membra di Cristo, noi possiamo e DOBBIAMO essere dei Mosè per i nostri fratelli…Monsignore parlava della “vocazione alla sofferenza” : chiamati da Dio / mandati da Dio…Non pensare di essere incapaci; anche Mosè diceva “io sono vecchio, sono balbuziente…”ma bisogna ricordare l’episodio di Mosè che prega con le mani al cielo per far vincere il suo popolo, e si fa aiutare a tenere alte le mani: gli ammalati possono essere i Mosè per i loro fratelli, ma sempre uniti a Dio con la vita di Grazia… e tanta preghiera, non solo a momenti: meditare sulla Conversione di S. Paolo, riflettendo che Paolo si ritirò per 3 anni e DOPO iniziò il suo Apostolato attivo…

I nostri Amici hanno avuto molto spazio per il Sacramento della Riconciliazione anche grazie all’aiuto fraterno di Don Fiorenzo che si è aggiunto a Don Gino; il pomeriggio è stato arricchito da alcuni video proiettati dal caro fratello del CVS di Tronzano, Vittorio Camoriano, con i quali ci siamo “trasferiti” in Polonia ad un Convegno dei SODC su “Amore e sofferenza”- ed abbiamo gustato un Incontro del Settore Bambini tenutosi al Trompone nel Dicembre passato. I presenti sono rimasti soddisfatti e edificati da queste “novità” che ci trasmettono la gioia di vedere il nostro Apostolato arricchirsi di tante manifestazioni e celebrazioni!

L’Eucarestia ha concluso nel modo più ricco di grazie e di calore fraterno questa Pasqua tutta “nostra”, sorgente di GIOIA per i giorni di inevitabile solitudine: ma Gesù ha pur detto “non temete, non vi lascerò mai soli, Io sarò sempre con voi!”….e la Vergine Potente ha accompagnato, col Suo materno sorriso, il ritorno a casa…BUONA, SANTA PASQUA!

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