TESTIMONIANZA DELL’INCONTRO DEL 4 FEBBRAIO 2018 – TORINO

 

 È sempre piacevole e lodevole incontrarci, abbracciarci, incoraggiarci per sempre meglio apprezzare e ringraziare il Signore Gesù per il dono della vita. “Problema”, divenuto oggi, causa la nefasta educazione che trasmettono i nostri politici, propensi a distruggere la serenità dello spirito, censurando persino il pensiero di Dio. Non parliamo poi della famiglia.

Nelle intenzioni di preghiera proposte da Papa Francesco a mezzo della Rete mondiale di preghiera, prevale il VOLERE IL BENE del PROSSIMO – NON LASCIARCI CORROMPERE – AD AIUTARCI VICENDEVOLMENTE.

Ma quante difficoltà s’incontrano perché la PREGHIERA, l’ADORAZIONE, l’EVANGELIZZAZIONE sono RICORDI DEL PASSATO… Così la fragilità umana porta poco a poco allo scoraggiamento, peggio a demolire l’etica, simbolo della CIVILTÀ dell’AMORE, l’unica e vera civiltà.

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Il CENTRO VOLONTARI della SOFFERENZA, voluto perché vissuto dallo stesso fondatore il Beato Luigi NOVARESE è una SCUOLA DI PREGHIERA, abbinata ai molti laboratori dove si prega e si lavora, si vince il dolore, la sofferenza, la solitudine con l’attività, l’impegno di trasmettere il BENE, il BUONO, il SANTO.

Grazie al BATTESIMO abbiamo incontrato, conosciuto Gesù, ora è divenuto un Amico, ci dona la GIOIA, la VERA GIOIA e dobbiamo essere riconoscenti e presentarci sorridenti, dimostrando a chi vive in periferia che solo LUI è il nostro sostegno nel corso della vita.

Un esempio valido è quello di fr. Maurizio, che, nonostante il grande dolore per la morte del figlio in un incidente stradale, ha vinto il dolore con tanti gesti d’amore fra cui

 Così nel Suo prezioso intervento ne ha parlato il rev.do parroco della Trasfigurazione don Maurizio Ticchiati.

Memento: la morte di un’anima bella è sempre un SEME d’AMORE che ne fa germogliare altri.

 Dimenticavo di citare che uno dei motivi di quest’incontro è stata LA STAFFETTA  della SPERANZA, cioè la TECA con le STAMPELLE usate dal nostro Fondatore che è stata esposta nella parrocchia Gesù Crocifisso e Madonna delle Lacrime.

Il carissimo parroco don Stefano Cheula ha sottolineato questo GESTO come via per uncutere SPERANZA, FIDUCIA nell’aiuto di Dio che se non guarisce il corpo, senz’altro libera lo spirito da ogni asprezza e lo libra in alte sfere.

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 Lilia Falco

CVS – Torino

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