Camminando fra sassi e rovi alla ricerca del “Terreno Buono”.

Dal 20 al 25 agosto si sono svolti a Valleluogo  gli esercizi spirituali per  adolescenti.
I ragazzi e gli animatori di Bari, Napoli, Ariano Irpino e Pescara, si sono ritrovati per condividere ancora una volta l’esperienza dell’incontro con la Parola del Signore.
La gioia è stata ancora più grande per l’atteso ritorno di don Massimo Masini che ha predicato gli esercizi con grande competenza e complicità con i ragazzi.
Le giornate sono state accompagnate dalla Parabola del Seminatore. Nella messa iniziale sono stati consegnati a tutti un  sacchetto pieno di semi da seminare ogni giorno e una bandana, simbolo della fatica, su cui ogni sera è stata scritta una frase diversa che racchiudesse tutto il vissuto della giornata.
Il primo e il secondo giorno le catechesi di don  Massimo hanno riguardato il terreno sassoso e i rovi (spine) che ci impediscono di far fruttificare il seme dentro di noi. Ogni catechesi è stata fatta in un luogo diverso, all’esterno della casa, in cui il terreno oggetto di riflessione era stato riprodotto. Il terzo giorno, dopo la catechesi, tutti nell’orto della comunità di Valleluogo! È stato chiesto a Tonino (che si prende cura dell’orto tutto l’anno) di spiegare come si semina e, insieme a lui, i ragazzi hanno gettato la semente sul terreno buono. Sarà bello sapere o vedere nel tempo i frutti che nasceranno da questa semina. Don Massimo nella catechesi ha spiegato quanto é importante che sia seminata la Parola di Dio nel terreno buono della nostra vita.
I tre giorni di esercizi sono stati arricchiti dall’esperienza del Sacramento della riconciliazione, dalle condivisioni nei gruppi (per fasce di età) con varie attività e dall’Adorazione Eucaristica itinerante preparata dai ragazzi, che si è conclusa in Santuario dove ognuno ha potuto sostare davanti a Gesù con una preghiera personale e silenziosa.
Altra esperienza molto sentita è stata la visione del film “ROSSO COME IL CIELO”, a cui è seguito un vivace dibattito. Il cineforum si rivela sempre un’ esperienza che aiuta a mettere a fuoco i contenuti che il film vuole far passare.
Esperienza del tutto nuova, invece, è stata la realizzazione di un cortometraggio sul tema della LIBERTA’, preparato dai ragazzi aiutati  dagli animatori. Ogni gruppo ha sviluppato una sceneggiatura diversa e alla sera sono stati proiettati e poi votati e premiati dalla giuria, composta dal predicatore e dagli animatori SOdC e civuessini.
La giornata di studio ha concluso come sempre gli esercizi. Insieme abbiamo visto il video su mons. Novarese, dopodiché  i ragazzi hanno condiviso cosa li ha colpiti in particolare della figura di monsignore. Alla fine, tutti insieme, hanno addobbato l’albero e le piante del parco (detto Fatima) con striscioni, cartelloni, palloncini e cartoncini a forma di frutti che raffiguravano parole e pensieri di monsignore. Non sono mancate le stampelle, simbolo della malattia del nostro fondatore, ricostruite con pezzetti di legno trovati nel parchetto.
In questo spazio tutto colorato dagli addobbi dei ragazzi è stata poi celebrata la Santa Messa.
Grande festa dopo cena con karaoke e balli di gruppo.
Come ogni anno non sono mancate le lacrime di commozione al momento della partenza .
Volendo fare un’analisi di questi giorni vissuti a Valleluogo, possiamo dire che, malgrado la grossa mole di lavoro che ci ha visti impegnati a 360 gradi, vale la pena che il CVS spenda le proprie energie per i settori giovanili. In un mondo che offre tante distrazioni, illusioni e, di conseguenza, disillusioni, la sosta per gli esercizi spirituali e il cammino dei settori nelle diocesi durante l’anno, danno la possibilità ai ragazzi di fermarsi ad ascoltare la voce del Signore e a imparare, insieme, a vivere la propria giovinezza in uno scambio di esperienze e condivisione. Anche e soprattutto “verso” e “con” i compagni di viaggio toccati dalla sofferenza.
L.M.
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